Chi di voi ha un animale a casa e non ha mai pensato a controllargli la temperatura? Non molti, a dire il vero, pensano che anche i nostri amici pelosi possano influenzarsi e possa loro venire la febbre. Probabilmente le uniche volte che gli avete visto misurare la temperatura sarà stato dal veterinario, durante una vista. Sarebbe, però, buona norma, tenere a portata di mano, in casa, sempre anche un termometro per cani e gatti.
Differenze sostanziali di temperatura
Come detto, la temperatura di cani e gatti non è equiparabile alla nostra. Ovvero, quella dei cani, per esempio, oscilla dai 38,1 ai 39,2 gradi centigradi; per quanto riguarda i gatti, i valori sono simili, ovvero, la temperatura normale si aggira attorno ai 38,5 gradi centigradi, fino ad arrivare ai 39°C circa. Se si superano questi valori, è meglio contattare un veterinario.
Come effettuare la misurazione
Ma come si effettua la misurazione in cani e gatti? Ovviamente non si procede per via orale o ascellare come avviene per gli umani. La misurazione più utilizzata è quella rettale. Questa risulta essere quella più affidabile. Si può utilizzare o un termometro digitale o un termometro in vetro, quello che ora si serve del Galinstan. I termometri digitali sono particolarmente facili da utilizzare: basta immettere la punta, il sondino, nel retto dell’animale e aspettare pochi secondi. A rilevazione effettuata, lo strumento emetterà un suono e poi mostrerà la temperatura sul display a cristalli liquidi.
Pulizia del termometro
La pulizia, specie nel caso si tratti di animali, è assolutamente fondamentale dopo la rilevazione. In realtà, dopo ogni rilevazione, il termometro va pulito. Ma come fare? Semplice, basta non utilizzare dei detergenti aggressivi, come quelli a base di benzene, ma servirsi di un panno o un batuffolo di cotone imbevuti di alcol etilico al 70%. Inoltre, in caso di termometri digitali, è importante evitare che il liquido penetri nei circuiti, perché potrebbe compromettere il funzionamento dello strumento irrimediabilmente.