Avrete notato quanto nuovi modelli di termometro adesso sono disponibili sul mercato? Questo perché la tecnologia del settore si è mossa in maniera molto significativa e prodotti che in passato sembravano quasi futuristici, oggi sono accessibili anche alle persone comuni. Esistono tante varietà di termometri, utili a soddisfare le esigenze di tutti. Ecco perché sarebbe utile venire a conoscenza di alcune informazioni precise prima dell’acquisto.
I termometri possono suddividersi in due macrocategorie, ovvero, quelli a liquido e quelli digitali, in generale. I primi tipi sono caratterizzati dalla forma tubolare, con una parte metallica che funge da sonda: questi in passato si servivano del mercurio, ma alcuni studi hanno dimostrato come questo metallo liquido sia altamente dannoso per la salute umana e l’ambiente ed è stato sostituito dal Galinstan, lega formata da stagno, gallio e indio. Quelli digitali, invece, sono i più diffusi in circolazione. Sono termometri molto facili da usare, i quali presentano un sondino che riesce a rilevare il calore del corpo e trasmette poi i dati elaborati su un display LCD. Solitamente questa operazione è abbastanza rapida, si parla di 1-2 minuti, contro i 5-7 minuti del termometro in vetro. Esiste poi una categoria di termometri, sempre digitali, ma ad infrarossi: i pirometri.
Pirometri
Questi termometri sono molto diffusi ultimamente. Si servono di una tecnologia particolare che era utilizzata in altri ambi da anni: la tecnologia ad infrarossi. In partica, grazie ad una tecnologia molto avanzata, questi strumenti riescono a captare le onde di calore emesse da i corpi, sia umani che non, e intercettandole riescono a tramutare il dato rilevato in gradi centigradi: il dato viene poi comunicato su un piccolo display a cristalli liquidi. L’operazione richiede massimo 2-3 secondi.
Si tratta di prodotti davvero eccezionali, anche se la loro rilevazione è meno precisa rispetto ai termometri a contatto, questo perché possono essere influenzati nella rilevazione da fattori esterni come campi magnetici, temperatura particolare dell’ambiente, umidità e così via. Bisogna utilizzarli con parsimonia e attenzione. Fatto sta che hanno tanti vantaggi: oltre a quello legato alla rapidità di misurazione, anche il fatto che non è necessario entrare in contatto con la superficie su cui si sta effettuando la misurazione. Un fattore molto importante specie nel caso di rischio di contagio.
Termometri a parete
Ma la tecnologia è andata avanti anche per quanto riguarda i termometri a parete. Se in passato potevate ricordare soltanto i classici termometri a liquido, a muro, per misurare la temperatura ambientale, al giorno d’oggi si possono trovare in commercio tanti prodotti che invece riescono a rilevare la temperatura corporea. Questi, nella maggior parte dei casi, vengono utilizzati dalle aziende o dai centri commerciali, o grandi esercizi commerciali, per effettuare una rilevazione continua del personale o dei clienti senza perdere tempo o tenere fissa una persona all’ingresso.
Come funzionano? Con lo stesso principio dei pirometri, anzi sono dei veri e propri termometri ad infrarossi, ma a muro: per la rilevazione basta avvicinare la fronte a circa 10 centimetri e si otterrà il risultato in pochi secondi. Alcuni modelli permettono di effettuare la misurazione dal polso. Anche in questo caso si predilige la tutela della salute, dell’igiene, visto che non entrano in contatto diretto con le persone e soprattutto la velocità: è stato calcolato, infatti, che alcuni modelli sono in grado di effettuare 50-60 misurazioni in un minuto. Insomma, probabile che in futuro, a causa di tutti i problemi legati all’emergenza sanitaria che stiamo attraversando, la maggior parte dei negozi usufruisca di questi termometri, molto veloci e pratici.
Termometri per ambiente
Sicuramente, però, i termometri a parete più diffusi sono quelli che servono a misurare la temperatura ambientale. Il controllo della temperatura nelle proprie abitazioni è assolutamente fondamentale e spesso sottovalutato: le infiltrazioni di umidità, o gli spifferi, possono alle volte nuocere alla vivibilità di un ambiente e segnare anche la nostra salute in certi casi. Solitamente questi strumenti misurano la temperatura in gradi Fahrenheit o Celsius, a prescindere da questo, di solito sono muniti di igrometro, che appunto serve a determinare la percentuale di umidità nell’ambiente. Al giorno d’oggi ne esistono di modelli più svariati, anche digitali, molto semplici da usare e da poter interpretare.
Il termometro ambientale nella propria abitazione aiuta a tenere sotto controllo l’umidità e, in caso di riscaldamento autonomo, anche il corretto funzionamento dello stesso. Ci sono dei modelli che fungono da piccole stazioni meteorologiche, fornendo tantissime informazioni utili a risparmiare in caso di malfunzionamento del riscaldamento. Mantenere la giusta temperatura nella propria abitazione permette di ottenere dei benefici enormi, non solo sull’ambiente, ma anche sulla nostra bolletta. Basti pensare che già da diversi anni gli elettrodomestici che abbiamo a casa sono stati progettati con questo scopo, con classe energetica adatta: sia per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento che per quanto riguarda le lavatrici.
Importanza temperatura ambientale
L’attenzione dei produttori si sta molto indirizzando verso la tutela dell’ambiente. Lo dimostrano le differenti leggi dell’Unione Europea in merito. Importante, nei mesi più freddi specialmente, controllare in maniera regolare la temperatura in casa, questa andrebbe regolata in base alle ore della giornata e della stagione. Persino l’OMS, Organizzazione mondiale della Sanità ha provveduto a rilasciare dei dati in merito, ovvero asserendo che la temperatura ideale da mantenere in casa sarebbero 21° C.
Ma dipende dalla stanza. Per esempio, in cucina, la temperatura ideale si aggirerebbe intorno ai 18°C, questo perché sono presenti i fornelli che emanano calore; in soggiorno, invece, si parla di 20°C circa. Paradossalmente, è in camera da letto che la temperatura dovrebbe essere più bassa di quello che si pensa, perché una temperatura troppo alta potrebbe portare una serie di conseguenze anche per la nostra salute fisica: si parla di circa 16°C come temperatura consigliata. Specialmente se nella stanza dormono bambini o neonati. Ma anche il grado di umidità dev’essere di un certo valore, che non dovrebbe essere né superato né diminuito: si parla di 40-50% di umidità come valore ideale nella propria abitazione, questo perché si deve permettere al proprio corpo di sviluppare le giuste difese immunitarie e riuscire a combattere meglio le malattie respiratorie.