Il termometro è sicuramente un oggetto che tutti possediamo in casa, ma se dovesse rompersi, come potremmo smaltirlo correttamente? Vi siete mai chiesti che impatto potrebbe avere sull’ambiente qualora dovessimo gettarlo in modo sbagliato? Cerchiamo, dunque, di seguire alcune regole importanti per l’adeguato smaltimento di questi oggetti che pur essendo indispensabili, sono molto pericolosi e dannosi per il nostro ambiente.
Termometri a mercurio
Ormai in commercio sono sempre più diffusi i termometri ecologici, digitali o a infrarossi che vanno a sostituire quelli a mercurio, sostanza notevolmente nociva per l’ambiente e per l’uomo, motivo per il quale la commercializzazione di questi termometri è stata vietata nel 2009.
Come procedere, invece, per lo smaltimento dei nuovi termometri senza mercurio?
Se possediamo in casa un termometro ecologico composto al suo interno da una sostanza detta “galinstan”, che difatti è costituita da indio, stagno e gallio, possiamo tranquillamente gettarlo nella raccolta del secco residuo o indifferenziato, visto che non si tratta di un rifiuto tossico.
Dove smaltire i termometri digitali
Molto diversa è, invece, la procedura di smaltimento per i termometri digitali o a raggi infrarossi, vediamo perché: si tratta, in questo caso, di rifiuti RAEE, cioè rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche che vanno necessariamente portate nelle isole ecologiche o in ecocentri e gettate negli appositi cassonetti RAEE. Con un po di fortuna, ci si potrebbe imbattere anche in cassonetti RAEE stradali che sono predisposti ai rifiuti di piccole dimensioni.